La cartilagine è un tessuto plastico e resistente che rende le superfici articolari perfettamente levigate ed in grado di muoversi quasi in assenza di attriti per quanto concesso dai vincoli delle singole articolazioni. La cartilagine va immaginata come un tessuto in continuo divenire di formazione e degradazione. Purtroppo il passare del tempo ed i micro e macro traumatismi hanno effetti dannosi in quanto essa è priva della capacità di ripararsi efficacemente. Per cui una o più piccole lesioni possono aumentare di volume ed addirittura confluire danneggiando gradualmente anche tutta quanta un'articolazione. Così le superfici ossee una volta protette da questo meraviglioso rivestimento rimangono progressivamente denudate venendo in contatto fra loro e causando attriti e dunque infiammazione dolore e danno dell'osso stesso. In questo modo le articolazioni arrivano a deformarsi divenendo rigide e dolorose.

Qui interviene la dottrina ortopedica mediante la chirurgia sostitutiva protesica ovvero mediante la medicina rigenerativa articolare soprattutto nella fase di prevenzione o precoce del danno interrompendo la progressione della degenerazione artrosica.

Scopo di questo tipo di trattamenti è vincere la sfida affascinante per il chirurgo ortopedico di mantenere l'individuo attivo e funzionalmente giovane.

ACIDO IALURONICO

Il trattamento delle patologie articolari negli anni si è progressivamente evoluto con l'utilizzo della visco supplementazione mediante l'acido ialuronico.

Questa sostanza non essendo di natura farmacologica non risente di restrizioni posologiche o cross reattive. 

Gli acidi ialuronici imitano gli effetti benefici del liquido sinoviale umano in maniera direttamente proporzionale al loro peso e raffinatezza molecolare fino ad alcuni prodotti che riescono a riprodurre perfettamente il liquido sinoviale di un individuo giovane.

Lo scopo terapeutico del trattamento infiltrativo eseguito con le giuste metodiche tecniche (talvolta in associazione con prodotti adiuvanti) con le corrette indicazioni cliniche e con l'associazione di specifiche ed appropriate fisioterapie è quello di riuscire a determinare una sorta di transitorio RINGIOVANIMENTO ARTICOLARE su base meccanico funzionale riducendo gli attriti del meccanismo articolare stesso e determinando quindi la riduzione fino alla scomparsa degli effetti disagevoli di queste patologie ovvero la risoluzione di dolore gonfiore e limitazione funzionale.

Ovviamente tanto più la condizione articolare risulta compromessa altrettanto maggiore sarà il consumo e riassorbimento della sostanza iniettata nell'articolazione ma ciò non costituisce un limite data la molteplice ripetibilità e modulabilità ovvero concentrazione nel tempo del trattamento.

CELLULE STAMINALI

L'ingegneria dei tessuti è un campo interdisciplinare che applica i principi della ingegneria e delle scienze della vita verso lo sviluppo di sostituti biologici che siano in grado di ripristinare mantenere o migliorare la funzione dei tessuti.

Le cellule mesenchimali stromali/staminali sono state repertate in quasi tutti i tessuti adulti come nel tessuto adiposo. Queste cellule progenitrici sono capaci di differenziarsi sia in vitro che in vivo nei diversi tessuti costitutivi del nostro organismo muscolo scheletrico tendini osso e cartilagine. Si è dimotrato che il tessuto adiposo umano può rappresentare un ricchissima fonte di cellule progenitrici multipotenti. I depositi adiposi sottocutanei sono onnipresenti e facilmente accessibili mediante una procedura mini invasiva: la liposuzione.

La Frazione Vascolare Stromale del tessuto adiposo è costituita dallo stroma connettivale di sostegno per gli adipociti. La componente cellulare di tale stroma comprende cellule indifferenziate  multipotenti (cellule mesenchimali staminali) che rappresentano il presupposto essenziale per terapie a base di cellule staminali. Tali cellule possono differenziarsi in condrociti divenendo utili per trattare i difetti della cartilagine articolare su base traumatica o degenerativa artrosica. 

Per questo si utilizza un sistema costituito da un apposito kit monouso che provvede all'isolamento delle cellule mesenchimali stromali dalla frazione vascolare stromale del tessuto adiposo in pochi e rapidi passaggi tramite frammentazione meccanica e dissociazione diretta del tessuto adiposo. 

In anestesia locale si estrae tramite una semplice procedura di liposuzione effettuata con apposita micro cannula mediamente 50 cc di tessuto dal grasso della regione addominale (fianchi) ovvero glutea. Tutto si effettua in procedura one step ed in apposito ambiente chirurgico ambulatoriale. Il concentrato di cellule ottenuto viene infiltrato direttamente nella sede articolare del difetto e nel caso dell'anca mediante unaguida ecografica.

Effetto finale di tale innovativa metodica di trattamento è creare durevole viscosupplementazione nutrizione dell'ambiente cartilagineo esistente e rigenerazione potenziale condrale.